venerdì 28 marzo 2014

L'Oracolo di Delfi


Nel giorno in cui venivano emessi i responsi (anticamente una sola volta in un anno, in seguito il settimo giorno di ogni mese) la Pizia, ossia la sacerdotessa presa dal divino furore profetico, faceva un bagno nuda nella fonte Castalia che, fuoriuscita da una roccia, sgorgava gelida e corroborante. Era evidentemente un atto purificatorio propedeutico.
Da lì una piccola processione accompagnava la Pizia presso il punto di raccolta interno al tempio di Apollo (il così detto adyton) di un'altra acqua proveniente questa volta dalla fonte Cassotide. La Pizia ne beveva un sorso... quest'acqua presentava virtù profetiche.

Dopo di che veniva introdotto un capretto sul quale era spruzzata dell'acqua gelida. Se il capretto rimaneva indifferente se ne traeva un cattivo presagio e l'oracolo era rimandato, se invece l'animale reagiva allora veniva ucciso e bruciato su un altare esterno al tempio. Il fumo costituiva un segno che la giornata era propizia all'attività oracolare.

A questo punto i consultanti (che, a quanto pare, per avere dei responsi pagavano tariffe molto salate) dovevano seguire lo stesso percorso purificatorio della Pizia; nel fra tempo la nostra sacerdotessa sostava davanti all'altare che presentava un fuoco alimentato da legno di abete e da ogni sorta d’incenso e sostanze eccitanti. Quando la Pizia cominciava a barcollare inebriata dai profumi, era portata di peso nell'adyton del tempio.

Il consultante era ammesso al tempio previo un sacrificio di un capretto o un agnello. La Pizia in uno stato d'ipnosi era separata da un tendaggio e sedeva su una sorta di sgabello denominato <<tripode>> (in cui tre piedi sorreggevano una sorta di scodella concava centrale dentro la quale era ubicata la nostra sacerdotessa). In quella posizione sopraelevata, teneva in una mano un ramo d'alloro (pianta sacra ad Apollo che avrebbe virtù purificatrici) e in un'altra uno dei fili di lana in cui era avvolto l'onphalos (ombelico) ossia una misteriosa pietra tondeggiante considerata il <<centro del mondo>> e che, secondo la mitologia, sarebbe quella stessa roccia che Rea diede da mangiare a Crono al posto di Giove e che il dio <<divoratore dei suoi stessi figli>> vomitò ai piedi del monte Parnaso.

Tratto da:
L'Oracolo di Delfi di Cronache Esoteriche
http://www.cronacheesoteriche.com/CronacheEsoteriche/divinazioneDelfi.jsp

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